ALL.1 – Profilo Indirizzo

ALL.1 – Profilo Indirizzo

RELAZIONE TECNICA

L’attuale indirizzo quinquennale dell’istruzione professionale “Servizi socio sanitari”, introdotto con d.P.R. 87/2010, non garantisce nessuno sbocco professionale coerente con il percorso di studi e con il 4^ livello EQF assegnato al Diploma di scuola secondaria di secondo grado, né un organico raccordo con il sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) di competenza delle Regioni rispetto alle 22 qualifiche professionali e ai 21 Diplomi professionali quadriennali inseriti nel repertorio nazionale.

A livello territoriale sono presenti diverse qualifiche professionali regolamentate dalle Regioni che offrono sbocchi professionali nell’ambito dei servizi socio sanitari, che, tuttavia, non trovano raccordi con il sistema nazionale di istruzione. I diplomati dell’attuale indirizzo “Servizi socio sanitari” da anni, nonostante competenze tecnico professionali di livello superiore, sono esclusi dall’accesso ai servizi sociosanitari attivati sul territorio.

A livello nazionale è presente l’”Operatore dei servizi socio sanitari”: una delle figure professionali del comparto sanità individuate con decreto del Ministro della Sanità in concerto con il Ministro della Solidarietà Sociale, sulla base di parametri e criteri generali definiti dalla Conferenza unificata, da formare in corsi a cura delle Regioni, che ciascuna Regione gestisce in modo autonomo e differenziato. La qualifica è riconosciuta a livello nazionale e tale riconoscimento ha prodotto fenomeni di migrazione da un territorio all’altro per ottenere il titolo ove risultasse più vantaggioso per l’interessato.

I tentativi di raccordo tra il percorso di studi previsto per l’indirizzo “Servizi socio sanitari” e la formazione per l’Operatore socio sanitario, ha prodotto accordi territoriali disomogenei fra le Regioni; in alcuni casi l’accesso degli studenti dell’Istruzione professionale era subordinato alla frequenza di percorsi integrativi, in altri del tutto precluso. È stata registrata anche una sperequazione dei costi per l’accesso alla qualifica di Operatore socio sanitario, in alcuni casi del tutto gratuita in altri a carico delle famiglie.

 

Condizioni di fattibilità per garantire l’efficacia del nuovo indirizzo nel secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione

L’obiettivo per un nuovo profilo in uscita del nuovo indirizzo di studi “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale” tende a superare le criticità registrate relativamente agli sbocchi professionali coerenti con il percorso formativo intrapreso.

Gli incontri interlocutori e di confronto con la rete delle scuole del settore, stakeholder e, soprattutto, con il Ministero della salute hanno evidenziato la necessità di strutturare il curricolo avuto riguardo alle due macro aree professionali “sociosanitaria” e “sanitaria”, corrispondenti anche ai CCNL dei due settori. Si sottolinea che per entrambe le aree manca, al momento, un profilo intermedio tra l’operatore e il laureato, pur in presenza di fabbisogni professionali che ben possono essere soddisfatti dai diplomati dell’istruzione secondaria superiore (4^ livello EQF), in particolare dai diplomati di questo indirizzo.

Registrata la disponibilità del Ministero della Salute a sostenere la previsione di nuove figure professionali regolamentate, cui potranno accedere i diplomati del nuovo indirizzo “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”, la proposta per il profilo in uscita tiene conto dei diversi sbocchi nelle due aree sopra citate, che richiedono, pertanto, due distinti settori di specializzazione:

  • socio sanitario;
  • sanità.

È evidente come la proposta sia fortemente condizionata dall’effettivo rispetto degli impegni che la principale Amministrazione di riferimento (Ministero della Salute) per il momento ha assunto informalmente, specificando che ci sono altri soggetti, istituzionali e non, con cui interagire e condividere l’obiettivo. A questi fini appare, pertanto, necessario acquisire formalmente il riscontro ufficiale rispetto alle scelte condivise.

Senza la garanzia circa la condivisione formale di obiettivi e contenuti, per il profilo del nuovo Indirizzo di studi “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”, permarranno le condizioni di assenza di sbocchi professionali coerenti con il percorso formativo.

In questa prospettiva il profilo del nuovo indirizzo sarà strutturato in un biennio unitario e un triennio nel quale verranno specificati i profili dei due settori di specializzazione “Socio sanitario” e “Sanità”.

Qualora non si pervenisse ad una preventiva formalizzazione circa le scelte individuate per il settore di specializzazione “Sanità”, il profilo in uscita “Socio sanitario” non potrà che essere unitario e presenterà le medesime problematiche rispetto al raccordo con il mondo del lavoro e delle professioni già registrate per l’Indirizzo “Servizi Sociosanitari” introdotto con il d.P.R. 87/2010. Il profilo unitario, in ogni caso, dovrà essere raccordato con l’offerta formativa della Formazione professionale regionale che prevede una qualifica di “Operatore socio sanitario”, erogata dalle Regioni ma riconosciuta a livello nazionale e altre qualifiche regionali di tipo assistenziale.

Il profilo che segue tiene conto di questi presupposti e rappresenta la migliore soluzione realizzata, anche se necessità di un’attività di sintesi per rendere il profilo di questo indirizzo omogeneo e uniforme rispetto ai profili degli altri indirizzi.


 

Indirizzo “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”

Articolo 3, comma 1 – D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 61

 

PROFILO

Il diplomato dell’indirizzo dei servizi per la sanità e l’assistenza sociale possiede specifiche competenze utili a co-progettare, organizzare ed attuare, con diversi livelli di autonomia e responsabilità, interventi atti a rispondere alle esigenze sociali e sanitarie di singoli, gruppi e comunità, finalizzati alla socializzazione, all’integrazione, alla promozione del benessere bio-psico-sociale, dell’assistenza e della salute in tutti gli ambiti in cui essi si attuino e/o siano richiesti. Attua azioni di supporto sociale e assistenziale per rispondere ai bisogni delle persone in ogni fase della vita, accompagnandole e coadiuvandole nell’attuazione del progetto personalizzato, coinvolgendo sia l’utente che le reti informali e territoriali.

È in grado di:

  • partecipare alla rilevazione dei bisogni sanitari e sociali facendo uso di opportuni strumenti, attraverso l’interazione con soggetti professionali e istituzionali;
  • svolgere attività di accoglienza, mediazione e aiuto per facilitare l’accesso ai servizi anche ai soggetti in situazione di fragilità e disagio;
  • coadiuvare e assistere la persona nel soddisfacimento dei bisogni primari e nell’esercizio delle attività quotidiane legate alla sua condizione, nella prospettiva di promozione della salute;
  • instaurare relazioni di aiuto professionali, rispondendo ai bisogni rilevati, promuovendo l’empatia, la fiducia e la collaborazione attiva della persona e della sua famiglia anche attraverso azioni di formazione e supporto della famiglia stessa per la presa in carico del familiare;
  • collaborare alla realizzazione di attività di prevenzione ed educazione sanitaria rivolte alla persona, alla famiglia e alla comunità, utilizzando strategie e strumenti opportuni;
  • collaborare all’individuazione, programmazione e attuazione di attività educative, socializzanti e di animazione rivolte a minori, anziani e a persone con disabilità per favorirne, quanto più possibile, l’integrazione e il reinserimento sociale;
  • partecipare all’elaborazione, organizzazione e attuazione di progetti, interventi e piani assistenziali   rivolti a singoli famiglie e gruppi con diversi livelli di problematicità o che presentino soggetti deboli e/o svantaggiati;
  • partecipare alle attività di amministrazione dei progetti e del servizio in cui opera;
  • utilizzare strumenti informatici e mezzi di telecomunicazione per la registrazione, immissione, gestione e trasmissione dei dati anche ai fini della rilevazione dei bisogni degli utenti e al monitoraggio dello stato di benessere della persona;
  • compiere le operazioni necessarie ad applicare la normativa vigente relativa alla privacy, alla sicurezza, alla deontologia professionale operando secondo procedure e protocolli;
  • collaborare alla gestione dei sistemi di qualità del servizio erogato nell’ottica del suo continuo miglioramento, partecipando alla valutazione della correttezza e appropriatezza delle prestazioni e degli interventi;
  • fornire guida e sostegno al paziente e alla sua famiglia al fine di garantire l’aderenza al piano terapeutico, assistendo la persona nella corretta esecuzione delle prescrizioni (attuazione del piano alimentare, assunzione della terapia, utilizzo di apparecchi e device medicali ecc).

L’indirizzo presenta i settori di specializzazione “Socio-sanitario” e “Sanità”, nei quali il profilo di indirizzo viene orientato e declinato.

Nel settore di specializzazione “Socio sanitario” sono identificate, acquisite e approfondite competenze specifiche nell’area socio sanitaria di assistenza alle persone e alle comunità.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento elencati al punto 1.1. dell’Allegato A) comuni a tutti i percorsi, oltre ai risultati di apprendimento tipici del profilo di indirizzo declinato nei due settori di specializzazione, di seguito specificati in termini di competenze:

  • Collaborare nella gestione di progetti e attività dei servizi sociali, socio-sanitari e socio-educativi, rivolti a bambini e adolescenti, persone con disabilità, anziani, minori a rischio, soggetti con disagio psico-sociale e altri soggetti in situazione di svantaggio, anche attraverso lo sviluppo di reti territoriali formali e informali
  • Partecipare e cooperare nei gruppi di lavoro e nelle équipe multiprofessionali in diversi contesti organizzativi /lavorativi.
  • Adottare modalità comunicative e relazionali adeguate ai diversi ambiti professionali e alle diverse tipologie di utenza, facilitando la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi
  • Partecipa alla presa in carico socio-assistenziale di soggetti le cui condizioni determinino uno stato di non autosufficienza parziale o totale, di terminalità, e di compromissione delle capacità cognitive e motorie, applicando procedure e tecniche stabilite e facendo uso dei principali ausili e presidi
  • Prendersi cura e collaborare nel soddisfacimento dei bisogni di base di bambini, persone con disabilità, anziani nell’espletamento delle più comuni attività quotidiane.
  • Allestire l’ambiente di vita della persona in difficoltà, adottando misure per la salvaguardia della sua sicurezza e incolumità, provvedendo alla promozione e al mantenimento delle capacità residue e della autonomia nel proprio ambiente di vita
  • Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.
  • Realizzare, in autonomia o in collaborazione con altre figure professionali attività educative, di animazione sociale, ludiche e culturali adeguate ai diversi contesti e ai diversi bisogni.
  • Realizzare, in collaborazione con altre figure professionali, azioni a sostegno e a tutela della persona con fragilità e/o disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare o salvaguardare la qualità della vita.
  • Raccogliere, archiviare, elaborare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi utilizzando adeguati strumenti informativi in condizioni di sicurezza e affidabilità delle fonti utilizzate.

Nel settore di specializzazione “Sanità” sono identificate e approfondite competenze specifiche consentono al Diplomato di concorrere alla presa in carico assistenziale della persona che presenta bisogni sanitari, sia in ambito ospedaliero e residenziale che a domicilio. Egli agisce in collaborazione e supporto ai professionisti sanitari responsabili del processo assistenziale, in base al quale attua gli interventi assegnati, con livelli di autonomia e responsabilità conformi al grado di complessità e intensità delle cure, sempre su indicazione dei professionisti sanitari dell’assistenza e attenendosi a protocolli e procedure che fanno riferimento alle professioni socio sanitarie.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nel settore di specializzazione “Sanità” consegue i risultati di apprendimento elencati al punto 1.1. dell’Allegato A) comuni a tutti i percorsi, oltre ai risultati di apprendimento tipici del settore di specializzazione, di seguito specificati in termini di competenze:

  1. Promuovere e assicurare un adeguato livello igienico sanitario e di cura della persona, tutelandone il recupero funzionale e provvedendo alla salubrità dell’ambiente e al comfort dello stesso;
  2. Praticare la mobilizzazione dell’utente non autosufficiente, intervenendo anche con massaggi e frizioni, e avendo cura di rilevare e riferire eventuali segni prodromici di decubito e alterazione cutanea.
  3. Attuare interventi di riabilitazione e rieducazione motoria, della coordinazione e del linguaggio, nonché tecniche rieducative specifiche (metodo Prott, validation, autobiografico, ecc.).
  4. Provvedere alla somministrazione dei pasti e delle diete, coadiuvando l’utente non autosufficiente prima, durante e dopo l’assunzione del pasto, segnalando eventuali problematiche inerenti l’alimentazione
  5. somministrare la terapia prescritta per via naturale, intramuscolare e sottocutanea, praticare impacchi medicali, prodotti topici, enteroclismi a scopo evacuativo, diagnostico e terapeutico, fornendo all’utente e alla famiglia informazioni e indicazioni per la corretta assunzione e conservazione dei farmaci e dei preparati e al responsabile dell’assistenza eventuali problematiche connesse alla somministrazione;
  6. Provvedere alla sorveglianza delle fleboclisi, e solo su diretta indicazione del responsabile dell’assistenza, alla loro sostituzione, nonché provvedere all’applicazione di medicazioni semplici e di bendaggi, avendo cura di rilevare e riferire eventuali segni di criticità
  7. Rilevare e annotare la frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria, la temperatura corporea e, per mezzo degli appositi misuratori automatici, la pressione arteriosa
  8. Rilevare, riferire e annotare la quantità e la qualità di escrezioni e secrezioni e provvedere al loro prelievo a scopo diagnostico ed eventualmente al cambio delle sacche di raccolta delle stesse;
  9. Instaurare approcci comunicativi e relazionali adeguati alla tipologia di utenza, adattandoli alle caratteristiche psicologiche dell’utente e al contesto, agendo nel rispetto della privacy, in osservanza ai principi etici e ottemperando alle disposizioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, per la salvaguardia dell’utente e la propria;
  10. Partecipare attivamente allo scambio delle consegne, alla programmazione del lavoro e alla pianificazione assistenziale, per ciò che è di sua competenza
  11. Provvedere alla pulizia, disinfezione e sterilizzazione delle apparecchiature, delle attrezzature sanitarie e dei dispositivi medici, segnalando eventuali anomalie, nonché alla raccolta e stoccaggio dei rifiuti differenziati e al trasporto del materiale biologico ai fini diagnostici;
  12. Provvedere alla cura, lavaggio e preparazione del materiale per la sterilizzazione, controllando l’integrità, la scadenza e la dotazione del materiale sterile presente nel servizio

 

RIFERIMENTO ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE REFERENZIATE AI CODICI ATECO

L’indirizzo di studi fa riferimento alle seguenti attività, contraddistinte dai codici ATECO adottati dall’Istituto nazionale di statistica per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico e esplicitati a livello di Sezione e correlate Divisioni:

Q   SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE

86  ASSISTENZA SANITARIA

87  SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE RESIDENZIALE

88 ASSISTENZA SOCIALE NON RESIDENZIALE

 

CORRELAZIONE AI SETTORI ECONOMICO-PROFESSIONALI

Il Profilo in uscita dell’indirizzo di studi viene correlato ai seguenti settori economico-professionali indicati nel decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, del 30 giugno 2015, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 20 luglio 2015, n.166:

SERVIZI SOCIO-SANITARI