ALL.4 – TESTO PER STAMPA DA RETE NAZIONALE

ALL.4 – TESTO PER STAMPA DA RETE NAZIONALE

Testo per la stampa dal presidente Bussi   ( 24 sett.2017)

 

Si troveranno sbocchi occupazionali veri per i diplomati del nuovo indirizzo di istruzione professionale Servizi per la Sanità e l’Assistenza sociale?

 

E’ questa la preoccupazione che il Presidente della Rete Nazionale degli Istituti a Indirizzo sociosanitario manifesta in tutte le sedi istituzionali, in vista dell’avvio, nell’A.S. 2018/2019, dell’indirizzo Servizi per la Sanità e l’Assistenza sociale, come denominato dal d.lgs 61/2017 e che sostituirà il precedente Servizi Sociosanitari.

 

Benché, infatti, tutti i nuovi profili siano accompagnati dai codici di attività (ATECO) e dei codici delle professioni (NUP), al fine del loro inquadramento nella classificazione degli sbocchi professionali, per l’indirizzo Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale la questione appare più complessa.  Il diploma in questo indirizzo comprende una caratterizzazione sanitaria che chiama a confrontarsi diversi attori: le Regioni -che hanno competenza in materia di Sanità- il Ministero del Lavoro e il Ministero della Salute.

In sostanza, è necessario definire in che modo il profilo in uscita dall’Indirizzo di studio Sevizi per la Sanità e l’Assistenza sociale, possa trovare posto all’interno del settore sanità e inserirsi tra le professioni sanitarie, dato che oggi non è presente un operatore diplomato, ossia di quarto livello EQF. Come è noto, infatti, esistono, da una parte, la figura professionale dell’Operatore Socio Sanitario (OSS) di terzo livello EQF, con formazione regionale di 1000 ore, e la figura dell’Infermiere laureato. Tuttavia, il progresso tecnologico nel settore medico, della cura e dell’assistenza, rende più complesso rispondere ai bisogni degli utenti e la figura dell’OSS non è più sufficiente allo scopo. Una figura intermedia tra l’OSS e l’infermiere laureato, invece, ossia il Diplomato in Servizi per la Sanità è l’Assistenza Sociale, sarebbe in grado di occupare  tale vuoto in modo competente e preparato, poiché si forma in un quinquennio (oltre 5000 ore) di istruzione espressamente dedicato.

 

Già ora i professionisti, operanti nelle strutture socio-sanitarie, hanno avuto modo di riconoscere attraverso l’alternanza scuola-lavoro le competenze dei diplomati dell’Indirizzo Servizi sociosanitari.

 

Come garantire allora, davvero, gli sbocchi professionali a questi giovani che hanno scelto la relazione di aiuto come professione?

 

Il raccordo tra Regioni, Istruzione, Lavoro e Salute è imprescindibile, affinché la riorganizzazione degli Indirizzi professionali non sfoci, ancora una volta, in mancanza di sbocchi lavorativi, illudendo studenti e famiglie.

 

La Rete Nazionale, assieme ad altri Stakeholders, è stata interpellata dal MIUR per la definizione del profilo in uscita del diplomato dei Servizi della Sanità e dell’Assistenza sociale. Il gruppo di lavoro sta producendo documenti finalizzati all’individuazione di una figura che si collochi negli ambiti del sanitario e del sociale, precisandone le competenze in coerenza con il livello di istruzione, per contribuire alla presa in carico e all’aiuto della persona, in sinergia con gli altri professionisti.

 

La Rete Nazionale manifesta tutta la sua preuccupazione per la  complessità del rapporto tra riforma dei Professionali e i tempi per la definizione della nuova figura – a cui deve rispondere il profilo del diplomato – e per l’inserimento della stessa nel contratto collettivo della sanità e nel necessario accordo con le Regioni.

Non adoperarsi per coordinare i diversi piani del confronto istituzionale e sociale, equivale a privare i nostri giovani di congrue opportunità occupazionali e non permettere loro di esprimere la professionalità acquisita nel corso di studi.

 

Il Presidente della Rete Nazionale lancia, quindi, un appello forte alle Regioni e ai Ministeri, affinché l’impegno, dettato dal legislatore nel d.lgs 61/2017, sia portato a pieno compimento in tempi utili, dando risposta sia ai bisogni occupazionali dei giovani diplomati, sia rendendo disponibile per i servizi della sanità e dell’assistenza sociale una figura competente e preparata.

 

Presidente Rete Nazionale TSSS

Francesco Bussi

 

Dirigente scolastico

IIS “Euganeo” di Este (PD)